Ad ogni sessione di calcio mercato tutti o quasi i media virtualmente si appropriano arbitrariamente della proprietà della Lazio e si affannano “a vendere” con articoli giornalistici, il più delle volte con moltissima fantasia e pochissima logica di deduzione i giocatori biancocelesti dando valutazioni personali, anche qui attingendo all’inesauribile fonte della fantasia e applicando sempre prezzi stracciati decidendo anche a chi vendere.
Purtroppo per i detrattori della Lazio, presenti numerosi nelle varie redazioni e per fortuna per i tifosi laziali, la realtà è differente.
Le decisioni le prende Claudio Lotito unico responsabile, nel bene e nel male, dell’andamento della società.
Sull’argomento principale, ovvero il contratto di Milinkovic in scadenza a giugno 2024, il presidente biancoceleste è sempre stato chiaro e non ha mai cambiato opinione.
Circa un mese fa, in occasione del premio Colalucci ricevuto a Roma, Lotito rilasciò le seguenti dichiarazioni: “nessuna cessione, a meno di offerte irrinunciabili. I contratti si fanno quando scadono. Dal punto di vista tecnico la Lazio ha tutto l’interesse a prolungare l’accordo, perché Milinkovic è un grande giocatore ed un grande uomo. Mi auguro che la stessa valutazione ci sia da parte sua perché la Lazio punta su di lui”.
Ad oggi Milinkovic ha una valutazione di 100 milioni di euro e offerte ufficiali conosciute per il giocatore serbo non sono mai arrivate a Formello.
L’unica offerta di questa entità arrivò alla Lazio qualche anno fa e fu rifiutata come confermato successivamente anche l’agente del calciatore.
Al momento l’unica offerta ricevuta, Milinkovic l’ha avuta proprio dalla… Lazio e nuovamente ribadita nell’ultima cena di Natale, con una proposta di rinnovo del contratto a 5 milioni di euro (bonus compresi) e senza clausole rescissorie.
Nelle settimane passate ci sarebbe stata un’altra proposta di acquisto, questa volta da parte della Juventus ma fatta direttamente al suo agente e non alla S.S. Lazio l’unica che può prendere decisioni.
Successivamente, è uscita fuori l’inchiesta “Prisma” della Procura della Repubblica di Torino la quale, da lettura di quotidiani, contesterebbe 4 stipendi posticipati a tutta la squadra con un accordo segreto tra società e calciatori ma senza nessuna menzione sui bilanci come invece sarebbe dovuto accadere per Legge.
Gli inquirenti hanno puntato il dito anche su altri illeciti/reati ma saranno poi i processi a determinarne le veridicità ma se le accuse fossero confermate la società juventina rischierebbe anche la retrocessione in Serie B se non quella in categorie ancora più inferiori.
Alla luce di tali eventi alcune testate giornalistiche continuano a cavalcare l’offerta bianconera per Milinkovic ma se il giocatore serbo si allontanerebbe dalla Lazio per la voglia di giocare la Champions League come potrebbe pensare di andare in una società con un futuro in bilico tra la permanenza nella massima Serie e la retrocessione in altre categorie ?
Seppur la Juventus dietro ha un gruppo finanziario con potenzialità economiche quasi inesauribili, di fatto la società ha avuto una gestione economica quasi fallimentare se è stata costretta chiedere ai propri azionisti una ricapitalizzazione di 700 milioni di euro e che prima o poi dovranno comunque riavere trattandosi di entità a scopo di lucro e non di beneficienza.
Anche in considerazione di questo particolare, non proprio trascurabile, come può un professionista pensare di andare in una società che oltre a non avere certezze nell’immediato futuro in quale categoria giocare non assicura neanche il pagamento degli stipendi ?
La Lazio ha molte possibilità di mantenere l’attuale 4a posizione in classifica fino alla fine e quindi la qualificazione nella Champions League e in più garantisce il pagamento degli stipendi, condizioni invece con alcune incertezze in altre società.
Fare previsioni nel calcio mercato è impresa impossibile senza rischiare clamorosi insuccessi pertanto non potremmo mai farle in assoluto ma se volessimo cristallizzare questo momento ci sentiamo di dire che il futuro di Milinkovic rimane sempre più biancoceleste.
Se avessimo la sicurezza sin da ora che la Lazio riuscisse a giocare nella prossima Champions League non avremmo dubbi sul rinnovo di Milinkovic con la Lazio considerato il forte legame tra il calciatore e i tifosi laziali.
A prescindere dalle tante considerazioni però un dato certo esiste ed è quello dettato da Lotito che ha voluto ribadire anche nell’occasione degli applausi di rispetto e apprezzamento dei tifosi bianconeri per MILINKOVIC,
Quando al minuto 77 di Juventus-Lazio, Sarri ha richiamato in panchina il classe 1995 che ha ricevuto la standing ovation dei tifosi bianconeri sulle pagine de Il Messaggero, è arrivato il commento del presidente Lotito: “Non lo vendo, e non me ne frega nulla degli applausi – ha dichiarato il presidente della Lazio – Contano i soldi, portino almeno 100 milioni per vederlo in bianconero”.
E 100 milioni per il cartellino di Milinkovic si traducono in circa 170-180 milioni complessivi tra stipendi e spese per il/i procuratore/i, cifra fuori dalla portata della Juventus e di quasi tutte il resto delle squadre europee.
In conclusione le dichiarazioni di Lotito più o meno potrebbero essere riassunte con un vecchio detto partenopeo sempre molto bravi a sintetizzare concetti complessi in pochissime parole: “Se l’acqua è poca, la papera non galleggia”.
