Nonostante le precisazioni di Lotito la stampa continua a creare ad arte tempeste in un bicchiere d’acqua.

Partiamo dall’attuale situazione di Luis Alberto. Il giocatore ha voglia di tornare in Spagna ma ha anche un contratto con la Lazio fino al 2025 che ha volontariamente firmato e che con professionalità sta rispettando anche se ha manifestato recentemente “qualche capriccio” che società e allenatore sono riusciti a gestire nel migliore dei modi senza particolari problemi o drastiche e dolorose rotture come successo nel passato con Ledesma, Zarate e Pandev.

Come spesso accade quando di mezzo c’è la Lazio, sui media ogni alito di vento viene trasformato in tempesta.

Ora si critica il basso minutaggio di gioco di Luis Alberto in questa prima parte del campionato.

Fino alla passata stagione si contestava Lotito perché non acquistava validi calciatori anche da mettere in panchina in modo che eventuali cambi o infortuni non inficiassero sul valore della squadra.

In questa stagione, al termine di un buon calcio mercato, finalmente si raggiunge un’ottimo livello e quasi un livellamento dei valori tra quelli che sono o dovrebbero essere i titolari e le alternative ma anche questo per la critica non va bene ed è la prova che certi giudizi contraddittori nascondono altre dinamiche, lontane da quelle che dovrebbero essere avanzate per il bene della società e della squadra biancoceleste.

Adesso “la zolla” di campo dove gioca il Mago può essere occupata alternativamente anche da Basic e Vecino pertanto come sempre auspicato da tutti, l’allenatore può fare le scelte in base alla disposizione tattica degli avversari da affrontare o all’andamento della partita, esattamente come fanno giustamente tutte le squadre che ambiscono ad una stagione di vertice.

A quest’ultime nessuno contesta se un calciatore gioca più di un altro o vanno a sindacare i loro minutaggi, anzi a queste vengono elevate le virtù dei propri allenatori che riescono a fare sostituzioni con precisione chirurgica ma tali qualità non valgono per Sarri se fa giocare alternativamente Luis Alberto, Vecino e Toma Basic.

Numeri alla mano nella scorsa stagione Luis Alberto è stato utilizzato in 44 partite totalizzando 3003 minuti mentre in questa prima parte di stagione ha totalizzato 847 minuti distribuiti in 17 partite mentre Vecino ha giocato 1054 minuti in 20 match. Quello che ha giocato di meno è stato Basic, 15 partite con 474 minuti.

Rispetto alla media passata il Mago ha giocato 18 minuti in meno a partita pertanto chi parla di oscuramento di Sarri verso il calciatore forse è stato distratto da altri pensieri.

Il minor utilizzo dello spagnolo, un’attenta critica avrebbe dovuto comprendere l’esigenza prioritaria dell’allenatore di migliorare il dato difensivo disastroso della passata stagione e che è riuscito a realizzare con l’inserimento di Vecino ma necessariamente ha dovuto sacrificare in parte Luis Alberto e il suo grande apporto in fase offensiva garantito comunque da Pedro, Immobile, Zaccagni e Felipe Anderson.

Tutto questo non significa che Luis Alberto non ha la giusta considerazione dell’allenatore e della Società che lo considerano un grande calciatore come dichiarato negli ultimi giorni dal presidente della Lazio:

“Luis Alberto è forte, un valore aggiunto della Lazio e si può ancora trovare un compromesso. Lui deve accettare le scelte dell’allenatore e Maurizio può essere più comprensivo e capirlo, perché ogni giocatore ha un carattere diverso”

Comunque lo stesso presidente, consapevole della volontà di Luis Alberto di tornare in Spagna non ha posto ostacoli alla sua eventuale cessione ma pretende una cifra adeguata al valore del calciatore ed esclude prezzi al ribasso e soprattutto contropartite tecniche, pertanto a Formello vige sempre la stessa politica del “dare moneta, vedere cammello” alla quale, chiunque voglia fare acquisti con i biancocelesti, deve tenerne conto.

In sostituzione di Luis Alberto ricordiamo che la Lazio ha già individuato il veronese Ilic, graditissimo a Sarri e di cui ha praticamente in mano il suo cartellino con accordi raggiunti nella passata estate tra Lotito e il presidente gialloblù Massimo Setti, pertanto qualsiasi saranno gli sviluppi di questa vicenda, in casa Lazio c’è massima serenità.