Lo scrive laziostory.it e lo ripetiamo anche noi

nonostante le numerosissime prove acquisite e rese pubbliche, il procedimento pendente in Figc non ha ancora avuto una positiva definizione, senza che i tifosi laziali e gli sportivi italiani abbiano potuto comprenderne le reali motivazioni.

La richiesta di ex aequo si è tuttavia rivelata sempre più fondata, la luce della giustizia prima o poi sarà destinata a prevalere sulle ombre inquietanti che continuano a gravare sul Campionato 1914/15 e pertanto chiediamo a tutti i sostenitori della rivendicazione di ricompattarsi graniticamente attorno all’equipe storico/giuridica che sta alacremente lavorando al caso, avendo già dissimulato l’estrema fondatezza delle ragioni di parte laziale e l’evidente illegalità dell’Albo d’oro del calcio italiano.

Dopo che l’Avv. Mignona ha consegnato alla FIGC ormai già da qualche anno una documentazione voluminosa, puntuale, precisa e inconfutabile sugli accadimenti del campionato 1914 1915 il governo del calcio ancora non si pronuncia.

La rivendicazione ha superato già i 6 anni come riporta anche in un articolo di Repubblica.it del 21 luglio 2016 :

Momento simbolico. Ma intanto il rapporto della commissione segna un passaggio simbolico e tecnico fondamentale. Per la prima volta, su documenti con il logo a quattro stelle della Figc, si affronta la questione e si dà, di fatto, un nulla osta.
Il 27 aprile la Federcalcio ha nominato cinque saggi: Sergio Santoro, Paolo Cirillo, Maurizio Greco, Cesare Mastrocola e Mauro Sferrazza, per esaminare la petizione, promossa dall’avvocato Gian Luigi Mignogna e sottoscritta da 30mila tifosi, per l’attribuzione ex aequo alla Lazio del titolo 1914/15. Quel campionato, a 51 squadre su base interregionale, fu interrotto a una giornata dal termine per la Grande Guerra. Successivamente venne assegnato al Genoa, in testa al gruppo Nord. Ma, scrive la commissione, «la motivazione di quell’attribuzione postuma non è nota né se n’è rinvenuta traccia negli archivi».

L’Almanacco dello Sport. Neppure la Federcalcio è in possesso di atti ufficiali. Il 9 giugno la segreteria di via Allegri ha scritto una mail al Genoa: forniteci i documenti di quel campionato. Quattro giorni dopo, la risposta: non abbiamo in archivio nessun documento dell’attribuzione di quello scudetto. La commissione cita come fonte l’Almanacco dello sport 1916 (nel 1915 non fu pubblicato), che ricorda come nel girone ligure piemontese l’anno prima «si battevano per il primo posto il Genoa e il Torino, quando la Federazione sospese, allo scoppiare della guerra europea, il campionato». L’almanacco non parla della Lazio, ma per la commissione è attendibile la ricostruzione fornita dalla petizione: i biancocelesti a un turno dalla fine nel girone Centro avevano due punti sul Roman e avrebbero affrontato il Lucca, che però si ritirò per motivi finanziari. Dunque, avevano vinto a tavolino il gruppo. Per arrivare in finale scudetto, avrebbero dovuto affrontare anche la vincente del girone Sud: ma lì la Figc aveva annullato la finale fra Naples e Internazionale Napoli per irregolarità di tesseramento.

I ricorsi respinti. «Pertanto – recita la relazione – al momento della sospensione del campionato la Lazio si trovava in una posizione addirittura migliore del Genoa». Tuttavia «sembra che la Federazione, nell’assegnare il titolo del 1915 al Genoa, si sia pedissequamente e acriticamente ispirata unicamente alla stampa dell’epoca», che prefigurava il titolo al Grifone. Gli unici ricorsi (respinti) furono presentati da Toro e Inter, seconde a due punti di distacco. La relazione cita il precedente dell’Hanau: nel 1894 non aveva i soldi per giocare a Berlino la finale di ritorno col Viktoria. La doppia partita si è rigiocata nel 2007, lo scudetto di Germania è andato al Viktoria, 113 anni dopo. Stavolta, però, non si possono pregiudicare i diritti dei terzi, cioè il Genoa. L’unica soluzione, per i saggi, è lo scudetto ex aequo.

Lo scudetto 1915, relativamente alla documentazione ritenuta esaustiva in ogni sua forma e già giudicata positivamente dai “Saggi della FIGC” non può non essere assegnato alla Lazio in ex aequo con il Genoa e questo enorme ritardo non è più giustificabile.

Auspichiamo un intervento anche della magistratura ordinaria per accertare se questo ritardo può ritenersi giustificabile e contrariamente rifondere degli eventuali danni provocati alla S.S. Lazio.