A seguito delle dichiarazioni di Sarri nel post partita tra Lazio e Napoli del 3 settembre scorso, circa alcune presunte minacce ricevute su possibili arbitraggi ostativi e punitivi alla propria squadra molti hanno accusato l’allenatore biancoceleste per tali pesanti affermazioni.
“O gli arbitri sono scarsi oppure c’è la soluzione B, che è più preoccupante” è la frase di Sarri che ha destato più stupore.
La conduzione di Sozza, l’arbitro “incriminato” di Lazio Napoli, sarebbe addirittura piaciuta ai vertici dell’AIA ma saremmo curiosi di sapere se tali affermazioni sono state fatte per un naturale istinto di protezione della categoria arbitrale oppure la partita non l’hanno proprio vista perché il contatto Mario Rui-Lazzari, che Sozza non ha sanzionato col rigore era palese in diretta tanto più nelle immagini successive trasmesse dalle varie TV , ovviamente non quelle del VAR che l’episodio, colpevolmente, non lo hanno neanche ritenuto degno di richiamo.
Maurizio Sarri, inoltre, si è adirato anche per il fallo in attacco di Kim Min-jae nell’occasione del gol del pareggio del Napoli.
Comunque i soliti bacchettoni, che ad ogni occasione in cui c’è la Lazio si moltiplicano, sono immediatamente saliti sul proverbiale pulpito a moralizzare ma stranamente nessuno ha chiesto di verificare la veridicità delle dichiarazioni di Sarri anzi se ne sono ben guardati dal chiederlo.
Forse la paura di trovarsi di fronte a verità potenzialmente scomode a qualcuno potrebbe dare “molto più fastidio” delle stesse dichiarazioni di Sarri.
Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte al solito dilemma di “chi controlla il controllore”.